sabato 1 maggio 2010

Stefano Bollani ad Ascoli Piceno

Notizia dal sito www.laprimaweb.it:
Torna per l’ennesima volta al Cotton Jazz Club di Ascoli Piceno per un show “Piano Solo” il pianista Stefano Bollani.
La sua biografia parla del più eclettico e dotato musicista italiano, riconosciuto in tutto il mondo come uno dei più grandi talenti contemporanei.
Riesce a far ridere alla radio con Davide Riondino e ad emozionare in concerto suonando musica brasiliana. Non ci sono parole per descrivere la sua unicità!
All’ eta’ di sei anni comincia a studiare pianoforte. Esordisce professionalmente a quindici anni.
Dopo il diploma di conservatorio conseguito a Firenze nel 1993 e una breve esperienza come turnista nel mondo della musica pop (con Raf e Jovanotti, fra gli altri) si afferma nel jazz, collaborando con grandissimi musicisti (Richard Galliano, Gato Barbieri, Pat Metheny, Bobby McFerrin, Chick Corea, Michel Portal, Martial Solal, Phil Woods, Lee Konitz, Han Bennink, Miroslav Vitous, Antonello Salis, Aldo Romano, John Abercrombie, Uri Caine, Kenny Wheeler, Greg Osby…) sui palchi piú prestigiosi del mondo (da Umbria Jazz al festival di Montreal, dalla Town Hall di New York alla Fenice di Venezia, fino alla Scala di Milano).
Fra le tappe della sua carriera, fondamentale è la collaborazione iniziata nel 1996 – e da allora mai interrotta – con il suo mentore Enrico Rava, al fianco del quale tiene centinaia di concerti e incide ben quattordici dischi. I piu’ recenti: Tati (ECM 2005), in trio con Paul Motian alla batteria, (disco dell’ anno per l’ Academie du jazz francese), The third man (ECM 2007), (miglior disco dell’ anno per la rivista americana Allaboutjazz e per l’ italiana Musica jazz) e New York days (ECM 2009), in compagnia di Mark Turner, Larry Grenadier e Paul Motian.
Il referendum dei giornalisti della rivista specializzata Musica jazz lo proclama miglior nuovo talento del 1998; in quel periodo, mentre guida il proprio gruppo, L’ orchestra del Titanic, si lancia nella realizzazione di un ambizioso disco-spettacolo in omaggio alla musica leggera italiana degli anni ‘30-’40 (Abbassa la tua radio con Peppe Servillo, Irene Grandi, Marco Parente, Barbara Casini, Elio delle storie tese e tanti altri cantanti e musicisti).
Nel 2003 a Napoli riceve il Premio Carosone (artista al quale ha dedicato un piccolo libro-saggio, L’ America di Renato Carosone, Elleu editore 2002); l’anno successivo la rivista giapponese “Swing journal” gli conferisce il premio New star award riservato ai talenti emergenti stranieri, per la prima volta assegnato a un musicista non americano.
Per la label giapponese Venus records pubblica cinque dischi alla testa del suo trio, con Ares Tavolazzi al basso e Walter Paoli alla batteria.
Particolarmente fuori dai canoni risultano alcuni suoi lavori come La gnosi delle fanfole, nel quale mette in musica le surreali poesie di Fosco Maraini insieme al cantautore Massimo Altomare (1998); Cantata dei pastori immobili, oratorio musicale per quattro voci, narratore e pianoforte, realizzato su testi di David Riondino (2004); il disco di canzoni scandinave Gleda (2005), realizzato in Danimarca in compagnia di Jesper Bodilsen al basso e Morten Lund alla batteria.
E’ produttore artistico e arrangiatore di un disco del cantautore Bobo Rondelli (Disperati intellettuali ubriaconi), grazie al quale ha vinto il premio Ciampi.

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