venerdì 14 maggio 2010

Chris Potter Quartet questa sera su France Musique

Questa sera, a partire dalle ore 22,30, l'emittente radiofonica France Musique, trasmetterà in differita il concerto del quartetto di Chris Potter, registrato lo scorso 11 maggio al New Morning di Parigi.
Potter è stato accompagnato per l'occasione da Adam Rogers, chitarra, Nate Smith, batteria e Fima Ephron, basso.
Da Wikipedia:
Nato a Chicago (Illinois), Potter ha passato gran parte della sua infanzia a Columbia, nella Carolina del Sud dove sua madre insegnava psicologia alla South Carolina University.
Manifestò un precoce interesse verso la musica e divenne presto un vero e proprio bambino prodigio, padroneggiando diversi strumenti tra cui la chitarra e il pianoforte, fino a giungere, verso i dieci anni d'età, al sax, contralto prima, tenore poi.
Chris Potter iniziò la sua esperienza in ambito jazz professionale all'età di soli 13 anni, conquistando subito un certo devoto seguito a livello locale. All'età di 18 anni sì trasferì a New York per frequentare il college, prima alla New School University, quindi alla Manhattan School Of Music, dove ebbe come insegnante il pianista Kenny Werner, col quale stabilì una duratura amicizia, culminata con la registrazione, nel 1994, di un album in duo.
Nello stesso periodo entrò nuovamente in contatto con il grande trombettista Red Rodney, con cui aveva già suonato durante un festival jazz a Columbia. Quelli passati tra le file della band di Rodney furono quattro anni importanti per Chris Potter, che gli permisero di affinare le sue abilità a fianco di un gigante del bebop, fino a poco tempo prima della scomparsa dello stesso Rodney, nel 1994.
Dopo la laurea presso la Manhattan School Of Music, nel 1993, Potter iniziò una lunga serie di collaborazioni per musicisti del calibro di (oltre ai già citati Kenny Werner e Red Rodney): Patricia Barber, Marian McPartland, Mingus Big Band, Paul Motian, Ray Brown, Jim Hall, James Moody, Dave Douglas, Joe Lovano, Wayne Krantz, Mike Mainieri, Steve Swallow, Steely Dan, Dave Holland, Joanne Brackeen, e altri, oltre che incidere album a suo nome.
Nel 1998 il suo CD Vertigo (etichetta Concord Jazz) venne inserito tra i 10 migliori dischi jazz dell'anno sia dalla rivista Jazziz Magazine che dal New York Times. Venne candidato per un "Grammy Award for Best Jazz Instrumental Solo" (premio Grammy come miglior assolo jazz strumentale) per la sua performance nel disco Pink Elephant Magic di Joanne Brackeen. Nel 2000, è stato il più giovane artista a ricevere il Premio Jazzpar, uno dei più prestigiosi riconoscimenti mondiali in ambito jazz, conferito in Danimarca da una giuria internazionale di esperti del settore.
Chris Potter viene considerato, grazie alle sue eccellenti abilità tecniche, alla versatilità con cui affronta diverse situazioni musicali, e al suo temperamento sperimentale e innovativo, come uno dei migliori sassofonisti jazz viventi. Attualmente calca le scene jazz mondiali principalmente con la sua band chiamata Underground (titolo del corrispondente progetto discografico, pubblicato nel 2006), ma anche come side man per artisti del calibro di Herbie Hancock e altri.
Multistrumentista, Potter suona prevalentemente il sax tenore e soprano. Posside diversi strumenti, ma da qualche tempo sembra prediligere come sax tenore un Selmer Balanced Action argentato del 1947, già appartenuto a Michael Brecker, con becco Otto link Florida 7* (modificato) degli anni '60. Suona poi un sax soprano Selmer serie III con becco Selmer Soloist E vintage, un sax contralto Selmer Mark VI con becco Selmer Soloist, e un vecchio clarinetto basso, sempre Selmer, degli anni '20, con becco Bundy. Nei primi album ha suonato anche un sax tenore Selmer Mark VI.
Attualmente risiede in Ungheria, con sua moglie e suo figlio.

Per ascoltare il concerto clicca qui.

Ecco il video di The Wheel, registrato al Jazz Open di Stoccarda il 24 luglio 2009

Nessun commento:

Posta un commento