lunedì 24 maggio 2010

Spring Jazz Festival a Genova

Venerdì 28 maggio partirà lo Spring Jazz Festival organizzato da Borgoclub, in collaborazione con il Teatro della Gioventù di Genova, una rassegna che presenterà tre serate di grandi concerti.
L’Adventure Trio che aprirà lo Spring Jazz Festival 2010 il prossimo venerdì 28 maggio, vede Aldo Romano alle batterie, Alessio Menconi alla chitarra e Luca Mannutza all’organo hammond. Un progetto nuovissimo con un organico storico. Questa formazione non può non ricordare gli storici gruppi di Wes Montgomery, George Benson, Kenny Burrell. Tuttavia pur avendo una base radicata nella tradizione, ed in particolare in questi musicisti e nel bop, il trio suona in modo estremamente creativo e fuori da qualunque genere di cliché e definizione stilistica.
Si prosegue giovedì 17 giugno con il Quintetto Blue of Genoa formato da Giampaolo Casati (tromba), Stefano Guazzo (sax), Riccardo Zegna (pianoforte), Rob Lopez (batteria e percussioni), Alberto Malnati (contrabbasso). Formazione ligure doc quasi al 100%. Di Guazzo si può dire che sappia rievocare atmosfere alla Don Byas e alla Luky Thomson: ogni suo concerto si trasforma in un’occasione per nuove suggestive ambientazioni sonore che si intrecciano con le armonie di Riccardo Zegna. Il valente pianista compositore savonese, sa coniugare con esiti brillanti l’arte dell’intrattenimento con l’invito alla riflessione. Giampaolo Casati è uno dei maggiori talenti musicali a livello internazionale che offre la piazza genovese. Diplomato al Conservatorio “N. Paganini” di Genova, da diversi anni svolge attività concertistica, didattica e di arrangiatore in piccoli gruppi e Big Band. Alla sezione ritmica Alberto Malnati e Rob Lopez. Entrambi suonano con i più grandi. Alberto Malnati ha svolto un’intensa attività di side man al fianco di un gran numero di musicisti ed è uno dei contrabbassisti più solidi ed esperti della sua generazione. Rob Lopez passa con disinvoltura dal jazz al pop. E’ stato insegnante di Percussioni presso l’Harlem School of Music di New York e percussionista stabile dell’orchestra del Blue Note di New York. E’ stato in tour con Tito Puente, con il batterista jazz Walter Perkins, con Camille Gainer-Kool & the Gang e Stewart Copeland – Police e successivamente al suo trasferimento in Italia (1987) con il gruppo di Tullio De Piscopo, con i “Ladri di biciclette” per il tour Doctor jazz e Mr Funk, con Giorgia, con Irene Grandi e in tour europeo con Zucchero Fornaciari. Ha suonato in qualità di special guest con la “Brandford Marsalis Quintet” e la “Kenny Kirkland Quartet” a Umbria Jazz.
La rassegna si chiuderà martedì 22 giugno con Jesse Davis al sax e Dado Moroni al pianoforte. Quest’ultimo, anche se non ha bisogno di presentazioni, è uno dei pianisti jazz italiani più richiesti al mondo. Dopo aver debuttato a soli 17 anni con Tullio de Piscopo e Franco Ambrosetti, nel 1987 viene chiamato, unico europeo, insieme ai pianisti Hank Jones, Barry Harris e Roland Hanna, a far parte della giuria del premio internazionale pianistico Thelonious Monk, svoltosi a Washington. Nel 1988 effettua una importante tournèe in sette paesi africani con il sestetto di Alvin Queen per conto del Dipartimento di Stato americano. Collabora quindi con Clark Terry e George Robert alla tournèe mondiale organizzata dal governo svizzero per la celebrazione del settecententenario della Confederazione Elvetica. Oltre alla sua importante esperienza live, vanta oltre 50 incisioni per importanti etichette discografiche quali Sony Concorde, Contemporary Telarc Mons,TCB Record, Enja e America Concorde.
Dado Moroni porterà sul palco del Teatro della Gioventù Jesse Davis, che con 6 dischi all’attivo è uno dei leoni del jazz provenienti da New Orleans, dove è nato nel 1965. Davis segue la tradizione della famiglia Marsalis e ha mostrato segni di grande talento musicale fin dall’età di undici anni. Ha vinto premi come solista in diversi Jazz Festival, tra cui Notre Dame, Wichita di Stato, presso la New York University e la Loyola University. Nel 1989 ha vinto il prestigioso “Musicista più” presso Down Beat Music Fest a Filadelfia. La sua musica è stata descritta come “neo-bop”, con una naturale sensibilità per il blues.

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