domenica 9 maggio 2010

Il centenario di Mary Lou Williams

Oggi la leggendaria pianista, compositrice ed arrangiatrice Mary Lou Williams avrebbe compiuto cent'anni. Per festeggiare questa importante anniversario il blog di Jazz in rete ha deciso di dedicare l'intera giornata di oggi a questo grande personaggio, ricercando il meglio di ciò che la rete propone per onorare questa importante celebrazione.
Per cominciare ecco una sua biografia tratta da Wikipedia.
Mary Lou Williams (8 maggio 1910 - 28 Maggio 1981) è stata una pianista, compositrice ed arrangiatrice di jazz americana. Ha scritto centinaia di composizioni e arrangiamenti, e registrato più di un centinaio di album (a 78 e 45 giri, e le versioni LP). Williams ha scritto e arrangiato per bandleaders famosi come Duke Ellington e Benny Goodman, ed fu amica, mentore, ed l'insegnante di Thelonious Monk, Charlie Parker e Dizzy Gillespie.
Nata Maria Elfrieda Scruggs ad Atlanta, in Georgia, ma cresciuta nel quartiere di East Liberty di Pittsburgh, in Pennsylvania, era una di undici figli. Da bambina imparò a suonare il pianoforte da autodidatta e divenne un musicista professionista durante gli anni dell'adolescenza. Ella cita Lovie Austin come sua più grande influenza. All'età di sei anni la Williams già contribuiva al sostentamento dei suoi dieci fratelli suonando nelle feste. Iniziò ad esibirsi in pubblico all'età di sette anni, quando lei divenne nota con ammirazione a Pittsburgh come "the little piano girl of East Liberty".
Nel 1924, all'età di 14 anni fu portata nel circuito Orpheum. L'anno successivo suonò con Duke Ellington e la sua prima band, i Washingtonians. Un primo riconoscimento al suo talento venne quando aveva solo 15 anni. Una mattina alle 3 mentre stata suonando con McKinney's Cotton Pickers al Rhythm Club di Harlem, il grande Louis Armstrong entrò nella stanza e si fermò ad ascoltarla. Mary Lou racconta timidamente quello che successe: "Louis mi sollevò e mi baciò."
Nel 1927 sposò il sassofonista John Williams. Lo aveva incontrato in una performance a Cleveland dove stava dirigendo il suo gruppo, i Syncopators, e si trasferì con lui a Memphis, Tennessee. John assemblò una band di Memphis, che comprendeva Mary Lou al pianoforte. Nel 1929 John accettò l'invito ad unirsi a Andy Kirk per uno spettacolo ad Oklahoma City, lasciando la 19enne Mary Lou a capo della band di Memphis per le restanti date del tour. La Williams poi si riunì con il marito ad Oklahoma City, ma non suonò nella band. Il gruppo, conosciuto come Andy Kirk's "Twelve Clouds of Joy", si trasferì a Tulsa, Oklahoma, dove la Williams passava il suo tempo libero trasportando cadaveri per un becchino. Quando i Clouds of Joy accettarono un impiego di lunga durata a Kansas City, Missouri, la Williams si unì al marito e cominciò a suonare con la band, oltre ad essere anche arrangiatore e compositore. In quel periodo compose celebri canzoni come Walkin' and Swingin', Twinklin', Cloudy, Little Joe from Chicago ed altre.
Nei primi dischi che Kirk registrò a Kansas City, la Williams era pianista ed arrangiatore. (6 dischi furono registrati a Kansas City nel 1929 mentre gli altri 17 lati furono registrati a Chicago nel 1930, ed altri 2 a New York nel 1930.) Durante uno di questi viaggi a Chicago nel 1930, Williams registrò Drag 'Em e Night Life, al piano solo. La Williams prese il nome di Mary Lou, su suggerimento di Brunswick Jack Kapp. Il disco vendette molto, catapultando la Williams alla fama nazionale. Subito dopo la sessione di registrazione fu assunta come seconda pianista con Kirk, suonando da solista e lavorando come arrangiatore freelance per alcuni grandi artisti come Earl Hines, Benny Goodman, e Tommy Dorsey. Nel 1937 produsse In the Groove (Brunswick), una collaborazione con Dick Wilson, e Benny Goodman le chiese di scrivere un blues per la sua band. Il risultato fu Roll 'Em, un pezzo boogie-woogie basato sul blues, a cui seguì il suo successo Camel-Hop, colonna sonora dello show radiofonico di Goodman sponsorizzato dalle sigarette Camel. Goodman cercò di mettere sotto contratto la Williams per farla scrivere solo per lui, ma lei rifiutò, preferendo rimanere freelance. La Williams era diventata uno dei musicisti più ricercati della Swing Era.
Nel 1942, la Williams, che aveva divorziato dal marito, lasciò i Twelve Clouds of Joy, tornando di nuovo a Pittsburgh. Si unì al suo compagno di band Harold "Shorty" Baker, con il quale aveva formato un ensemble di sei persone che comprendeva Art Blakey alla batteria. Dopo un lungo impegno a Cleveland, Baker abbandonò la band per unirsi all'orchestra di Duke Ellington. La Williams si unì alla band a New York, e poi si trasferì a Baltimora, dove si sposò con Baker. Quindi andò in tourneè con Ellington e arrangiò diversi pezzi per lui, tra cui Trumpets No End (1946), e una versione di Blue Skies di Irving Berlin, ma un anno dopo lasciò Baker ed il gruppo e tornò a New York.
Williams accettò una regolare assunzione al Downtown Café Society, ed avviò un show radiofonico settimanale chiamato "Mary Lou Williams Piano Workshop" su WNEW, e diventò mentore e collaboratrice di molti musicisti bebop più giovani, in particolare Dizzy Gillespie e Thelonious Monk. Nel 1945 Williams compose la hit bebop In the Land of Oo-Bla-Dee per Dizzy Gillespie. "Durante questo periodo Monk ed altri venivano a casa mia ogni mattina verso le quattro o a prendermi al Café dopo che avevo finito il mio ultimo spettacolo, e suonavamo e scambiavamo idee fino a mezzogiorno e oltre," ha ricordato la Williams in una intervista al Melody Maker. Benchè strettamente connessa con i musicisti bop durante il suo periodo a New York, la Williams mise in scena anche una riproposizione per orchestra della sua composizione Zodiac Suite alla Town Hall nel 1945, per l'etichetta Folkways, con il bassista Al Lucas ed il batterista Jack "The Bear Parker, e con la New York Philharmonic.
Nel 1952 Williams accettò un offerta per esibirsi in Inghilterra e finì per restare in Europa per due anni. Quando tornò negli Stati Uniti si prese una pausa di riflessione, dedicandosi alla fede cattolica. Le sue energie furono dedicate principalmente alla Bel Canto Foundation, ed iniziò ad aiutare i musicisti tossicodipendenti a tornare a suonare. Due sacerdoti e Dizzy Gillespie la convinsero a tornare a suonare, cosa che fece al Newport Jazz Festival del 1957 con la band di Dizzy. Padre Peter O'Brien divenne il suo più caro amico e personal manager nel 1960. Insieme cercarono nuovi spazi per suonare jazz in un periodo in cui solo due club di Manhattan proponevano jazz a tempo pieno. Oltre suonare nei club ,Mary suonava nei college, costituiva una propria etichetta discografica e società editoriali, costituì il Pittsburgh Jazz Festival e fece apparizioni televisive. Per tutto il 1960 le sue composizioni si incentrarono sulla musica sacra - inni e le messe. Una delle messe, Music for Peace, fu coreografata e interpretata da Alvin Ailey Dance Theater con titolo Mary Lou's Mass. Quindì suonò una versione revisione della Mary Lou's Mass alla televisione, al Dick Cavett Show nel 1971.
Scrisse ed eseguì musiche religiose jazz come Black Christ of the Andes (1963), un inno in onore di St. Martin de Porres, due opere brevi, Anima Christi and Praise the Lord. In questo periodo mise molto impegno lavorando con i cori giovanili per eseguire le sue opere, tra cui una messa alla Cattedrale di St. Patrick a New York prima di un incontro di oltre tre mila persone. Istituì una organizzazione caritatevole ed aprì dei depositi di risparmio ad Harlem, destinando il ricavato, insieme al dieci per cento del suo reddito personale, ai musicisti in difficoltà. Un articolo del 1964 del Time spiegava, "Mary Lou pensa a se stessa come un musicista dell'"anima " un modo per dire che non si allontana mai dalla melodia e dal blues, ma tratta con parsimonia il ritmo e la armonie del gospel".
"Prego attraverso le mie dita quando suono,' dice.' riesco ad ottenere quel buon "suono dell'anima", e cerco di toccare gli animi". Si è esibita al leggendario Monterey Jazz Festival nel 1965, con un gruppo jazz.
Per tutti gli anni '70 la sua carriera fiorì, pubblicò numerosi album, suonò come pianista solista e da commentatrice registrò The History of Jazz. Tornò al Monterey Jazz Festival nel 1971. Fece una performance per due pianoforti con il pianista Cecil Taylor alla Carnegie Hall nel 1977. Accettò una nomina presso la Duke University come artist-in-residence (dal 1977 al 1981), co-insegnando History of Jazz con Padre Peter O'Brien e diresse il Duke Jazz Ensemble. Con un programma leggero di insegnamento, riuscì a fare numerosi concerti ed apparizioni ai festival, diresse clinics per i giovani, e nel 1978 suonò alla Casa Bianca. Nel 1978 Suonò alla Carnegie Hall per il concerto per il 40° anniversario di Benny Goodman.
La sua registrazione finale fu Solo Recital (Montreux Jazz Festival, 1978), tre anni prima della sua morte che avvenne nel 1981.
Mary Lou Williams morì di cancro alla vescica a Durham, North Carolina, all'età di 71 anni. Fu sepolta nel Roman Catholic Calvary Cemetery nella natia Pittsburgh. Alla fine Mary Lou Williams disse, guardando indietro alla fine della sua vita, "L'ho fatto, no? Attraverso melma e fango."

Ecco il video di Solo Blues Piano

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