mercoledì 14 aprile 2010

Le nuove rotte del jazz 2010 a Trieste

Al via l’ottava edizione de Le nuove rotte del jazz 2010, rassegna che Circolo Controtempo dedica a un pubblico particolarmente curioso e attento alla ricerca musicale di nuovi generi, oltre la frontiera del jazz, portando a Trieste un’esclusiva per il Nord est, tre nazionali. Dal 17 aprile all’8 maggio, partner dell’iniziativa sarà uno spazio culturale storico che da vent’anni rappresenta un baluardo della sperimentazione nel capoluogo di Regione: il Teatro Miela.
Avanguardie e contaminazioni jazz, non solo elettroniche, saliranno sul palco del teatro, a partire dalle 21.30, fin dall’anteprima fissata per venerdì 16 aprile, (concerto a cura di Bonawentura/Segnali Amplificati), che vedrà sul palco il poeta, scrittore, accademico e musicista di Trinidad, Anthony Joseph, jazz-caraibico degli antenati, intriso di ritmi tribali e riti battisti, accompagnato da The Spasm Band.
Con il contributo della Provincia di Trieste, e la collaborazione di Regione Friuli Venezia Giulia, Goethe Institut, Movimento del Turismo del Vino – Cantine Aperte e naturalmente Bonawentura/Teatro Miela, la rassegna prende il via ufficialmente sabato 17 aprile con Soil & “Pimp” Sessions, sei esplosivi giapponesi guidati da Shacho, l’agitatore, che a Trieste presentano in anteprima assoluta il disco 6, in uscita il 19 aprile, in cui ritroviamo nu jazz, funk e death jazz.
Sabato 24 tocca a Zap Mama, celebre band fondata dalla belga Marie Daulne, il cui sound travolgente è ormai un cult. La Daulne, voce energica e sensuale nonché ambasciatrice in Africa delle Nazioni Unite e di Amnesty International, riproporrà al Miela cerimonie tribali africane, mescolando folk, reggae, hip-hop e un pizzico di influenza latina (brasilian soul), attraverso le canzoni dell’ultimo album, ReCreation.
Venerdì 30, è invece la volta di Trio Elf, formazione tedesca che rivisita l’idea di quella che Miles Davis chiamava ”la sezione ritmica”, attraverso drum’n’bass, house, dubstep e hip hop, presentando il disco 746, pubblicato dalla Enja Records.
Le nuove rotte del jazz termina sabato 8 maggio, chiudendosi con il concerto del trombettista libanese Ibrahim Maalouf. Nato nel 1980 in una Beirut devastata dalla guerra civile, si sposta in Francia, dove diventa presto una figura rilevante nel panorama musicale internazionale grazie al suo grande talento: a 9 anni debutta suonando Vivaldi, Albinoni, Purcell, 8 anni dopo esegue il Concerto Brandeburghese n. 2 di Bach. Maalouf trasmette al mondo il canto della propria terra d’origine, spaziando nella musica contemporanea e d’avanguardia, grazie a una tromba speciale, inventata dal padre, che riesce a dare suono ai quarti di tono, con inflessioni tipiche della musica araba.
Per informazioni: www.controtempo.org

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