Domenica 18 aprile, a Lugano al Teatro Cittadella 2000, ore 17.30, concerto del John Scofield Quartet.
Considerato dalla critica uno dei “big three”, assieme a Pat Metheny e a Bill Frisell, della chitarra jazz contemporanea, John Scofield è nato in Ohio nel 1951. È arrivato alla notorietà internazionale nei primi anni Ottanta, grazie alla collaborazione con Miles Davis, ma prima di allora si era già fatto notare accanto a Gerry Mulligan e Chet Baker, Charles Mingus, Dave Liebman, Gary Burton e nel gruppo di Billy Cobham e George Duke. Grazie a Davis il chitarrista originario dell’Ohio si è quindi instradato verso il jazz elettrico, tornando comunque periodicamente ad atmosfere acustiche, manifestando sempre una precisa identità solistica dalle pronunciate inflessioni bluesy. Numerosi i dischi da lui incisi, ognuno dei quali sotteso da un preciso carattere progettuale. Ricordiamo quelli in trio, prima con Adam Nussbaum e Steve Swallow, poi con Bill Stewart e lo stesso Swallow; quelli in quartetto, sin dalla prima versione con Joe Lovano al sax tenore; quelli con il supergruppo Bass Desire con Frisell, Peter Erskine e Mark Johnson. Dopo una serie di pregevoli pubblicazioni per Gramavision, entra nella scuderia Blue Note e più di recente incide per Verve. Fra gli ultimi suoi progetti spiccano quello in omaggio a Ray Charles e, lo scorso anno, quello nel quale ripercorre a suo modo un certo repertorio gospel insieme a musicisti dell’area di New Orleans.
Nel tour europeo che tocca anche Lugano Scofield si presenta ora con una nuova ed inedita versione del suo quartetto, con Michael Eckroth al piano e alle tastiere, Ben Street al contrabbasso e il fido Bill Stewart alla batteria.
Considerato dalla critica uno dei “big three”, assieme a Pat Metheny e a Bill Frisell, della chitarra jazz contemporanea, John Scofield è nato in Ohio nel 1951. È arrivato alla notorietà internazionale nei primi anni Ottanta, grazie alla collaborazione con Miles Davis, ma prima di allora si era già fatto notare accanto a Gerry Mulligan e Chet Baker, Charles Mingus, Dave Liebman, Gary Burton e nel gruppo di Billy Cobham e George Duke. Grazie a Davis il chitarrista originario dell’Ohio si è quindi instradato verso il jazz elettrico, tornando comunque periodicamente ad atmosfere acustiche, manifestando sempre una precisa identità solistica dalle pronunciate inflessioni bluesy. Numerosi i dischi da lui incisi, ognuno dei quali sotteso da un preciso carattere progettuale. Ricordiamo quelli in trio, prima con Adam Nussbaum e Steve Swallow, poi con Bill Stewart e lo stesso Swallow; quelli in quartetto, sin dalla prima versione con Joe Lovano al sax tenore; quelli con il supergruppo Bass Desire con Frisell, Peter Erskine e Mark Johnson. Dopo una serie di pregevoli pubblicazioni per Gramavision, entra nella scuderia Blue Note e più di recente incide per Verve. Fra gli ultimi suoi progetti spiccano quello in omaggio a Ray Charles e, lo scorso anno, quello nel quale ripercorre a suo modo un certo repertorio gospel insieme a musicisti dell’area di New Orleans.
Nel tour europeo che tocca anche Lugano Scofield si presenta ora con una nuova ed inedita versione del suo quartetto, con Michael Eckroth al piano e alle tastiere, Ben Street al contrabbasso e il fido Bill Stewart alla batteria.
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