giovedì 4 marzo 2010

A New York un italiano ai vertici del jazz

Sul sito del Sole24ore è apparso un bel articolo su Antonio Ciacca, il pianista e compositore italiano, che è anche direttore della programmazione al Lincoln Center di New York, una delle più importanti istituzioni jazzistiche al mondo (con la direzione artistica di Wynton Marsalis) e l'unica al mondo con una stagione jazzistica permanente.
«Marsalis ha una idea sul taglio da dare alla stagione musicale, e io decido quale musicista meglio si addice per il tipo di concerto che abbiamo in mente. Lo scorso autunno abbiamo dedicato, ad esempio, un festival alla grande Mary Lou Williams (colei a cui si sono ispirati Miles Davis, Charlie Parker, Thelonious Monk, Bud Powell, Tadd Dameron e altri) e io mi sono occupato della scelta degli artisti più adatti a valorizzare il suo stile».
La sua passione per il jazz si accese quella sera del 9 febbraio del 1989, quando, a completo digiuno di musica jazz, assistette al concerto di Wynton Marsalis a Bologna. «Si apriva davanti ai miei occhi, il mondo sconosciuto del swing», racconta Ciacca. Rapito dal carisma di Marsalis, decise di incontrarlo terminata la serata.
Dalle montagne di Volturino, Foggia, dove aveva vissuto infanzia e adoloscenza, si trasferisce a 19 anni a Bologna, e si iscrive al Conservatorio di Musica specializzandosi in pianoforte. «Mia madre e’ sempre stata una appassionata di musica, le piaceva ballare il liscio, ma il jazz per noi era territorio inesplorato». A Siena frequenta il corso in musicologia afroamericana di Marcello Piras. Si addentra nella storia musicale tanto amata dal grande Marsalis. «Studiavamo le origini del jazz e le scoperte delle partiture di fine ‘800 dei pianisti di Harlem. Ci occupavamo della musica di Louis Moreau Gottschalk, un pianista americano di origine creola che aveva studiato musica a Parigi».
L'articolo integrale è consultabile a questo link.

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