domenica 28 marzo 2010

Con Mehldau tutto esaurito in ogni teatro e con stile elegante

E' stato pubblicato sul sito del Il Sole 24 ore un bel articolo a firma di Franco Fayenz sul pianista Brad Mehldau.
Ci sono due occasioni per fare brevemente il punto sul pianista americano Brad Mehldau: un suo concerto in solo al Conservatorio di Piacenza come avvenimento più importante e di grande successo della settima edizione del jazzfest della città emiliana; e un pregevole doppio cd per l'etichetta Nonesuch (Brad Mehldau: Highway Rider) appena arrivato nei negozi. Gli esperti più accreditati lo considerano il miglior compositore e interprete creativo apparso sulla scena mondiale della musica americana negli ultimi quindici anni. I primi dischi a suo nome di una certa notorietà, Introducing Brad Mehldau in trio con Larry Grenadier contrabbasso e Jorge Rossy batteria, seguìto da The Art Of The Trio vol.1, entrambi per la Warner, appartengono al biennio 1995-1996. Era ancora il periodo in cui, se qualche giornalista musicale chiedeva informazioni su di lui alla casa discografica, si sentiva rispondere «Brad chi?» e la telefonata finiva subito. Hanno importanza, quei due anni.

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