In occasione della sesta edizione della kermesse “Luogo della Lingua Festival” promossa dall’associazione “Architempo” che coinvolge la città di Capua ogni anno e che vede la letteratura formare coalescenze sublimi con cinema, teatro, arte visiva, audiovisiva e multimediale, musica e tutte le sue frizzanti sfumature, l’architettura, la scultura e la fotografia. Una varietà espressiva che appartiene e che non poteva non essere celebrata a Capua, uno dei luoghi simbolo dell’espressione che prima di ogni altra ci appartiene, la lingua italiana. Capua, considerata da Cicerone “Porta del Sud” fino all’Unità d’Italia, custodisce la “Carta di Capua” o “Placito Capuano”, documento riconosciuto dagli storici come il primo del volgare italiano, quindi vanto per il patrimonio linguistico e culturale.
Nella splendida location di Palazzo Lanza, Storica costruzione quattrocentesca, venerdì 28 maggio, va in scena il chitarrista - compositore brasiliano Marcio Rangel. Il superbo musicista di Rio Grande do Norte ha iniziato a suonare chitarra (elettrica ed acustica) da autodidatta, per poi perfezionarsi presso il Conservatorio di D'Alva Stella (RN). A 17 anni forma il suo primo gruppo, suonando e registrando con vari artisti della sua amata terra, e grazie alla partecipazione in numerosi seminari di musica in Italia che sviluppa la sua tecnica “distinct-tecnique”, suonando da mancino con la chitarra destrorsa. Le peculiarità di questa tecnica sono suonare le note basse con l'anello al mignolo e la melodia con pollice, indice e medio. In questo modo si ottiene un suono spigoloso e di volume sui bassi e vellutato e delizioso nelle altezze superiori, dando vita a nuove posizioni d’accordo. Il suo primo lavoro "Palavras do Som" (parole di suono) in qualità di solista e compositore, è stato licenziato nel 2002 dalla casa discografica italiana "Azzurra Music" (Verona). Integrandolo nel florilegio della collezione "Guitar Masters Club" (di cui ne fanno parte Toquinho, Paulinho, Nogueira, Irio De Paula, Eros Roselli). Nel 2003, la rivista italiana “Guitar Player” recensisce "Palavras do Som", citando la tecnica unica di Márcio, e paragonandolo al "guru della musica brasiliana" Egberto Gismonti, raccomandando a coloro che amano veramente la tradizione chitarristica brasiliana. La composizione "Romance do Sertão" ha debuttato nel "Museo di Santa Maria della Scala (Siena) dove ha ricevuto ampio successo di consensi in diversi periodici musicali. Egli ha ricevuto molta attenzione dalla stampa europea, tra cui una intervista della rivista “New Age”, mettendolo sullo stesso piano di artisti internazionali come Pierre Bensusan, Regina Carter, Bliss, Shaurasia e altri. Ha anche ricevuto un premio per la composizione al Concorso Internazionale di Chitarra di Poggibonsi Siena. Degne di nota le sue collaborazioni in numerosi concerti in duo e trio, che gli hanno permesso di calcare le migliori platee e Festival Internazionali con: Fabrizio Bosso, Gilson Silveira, Rogerio Botter Maio, Ricardo Da Silva, Ettore Bonafé, Roberto Taufic, Cacau Arco Verde, Wagner Tse, Henry Kneuer, Giovanni Palombo.
Quindi lasciamoci pervadere dalle scintille anìmiche di Marcio, magari degustando un buon Falerno D.O.C. rapiti dalle alchimie cerebrali di questa splendida “Terra di Lavoro”.
Ecco un video di Màrcio Rangel in duo con Fabrizio Bosso, che presentano una bella versione di O Grande Amor, live al al Centro Civico di Tavagnacco (UD) nel 2009
Nella splendida location di Palazzo Lanza, Storica costruzione quattrocentesca, venerdì 28 maggio, va in scena il chitarrista - compositore brasiliano Marcio Rangel. Il superbo musicista di Rio Grande do Norte ha iniziato a suonare chitarra (elettrica ed acustica) da autodidatta, per poi perfezionarsi presso il Conservatorio di D'Alva Stella (RN). A 17 anni forma il suo primo gruppo, suonando e registrando con vari artisti della sua amata terra, e grazie alla partecipazione in numerosi seminari di musica in Italia che sviluppa la sua tecnica “distinct-tecnique”, suonando da mancino con la chitarra destrorsa. Le peculiarità di questa tecnica sono suonare le note basse con l'anello al mignolo e la melodia con pollice, indice e medio. In questo modo si ottiene un suono spigoloso e di volume sui bassi e vellutato e delizioso nelle altezze superiori, dando vita a nuove posizioni d’accordo. Il suo primo lavoro "Palavras do Som" (parole di suono) in qualità di solista e compositore, è stato licenziato nel 2002 dalla casa discografica italiana "Azzurra Music" (Verona). Integrandolo nel florilegio della collezione "Guitar Masters Club" (di cui ne fanno parte Toquinho, Paulinho, Nogueira, Irio De Paula, Eros Roselli). Nel 2003, la rivista italiana “Guitar Player” recensisce "Palavras do Som", citando la tecnica unica di Márcio, e paragonandolo al "guru della musica brasiliana" Egberto Gismonti, raccomandando a coloro che amano veramente la tradizione chitarristica brasiliana. La composizione "Romance do Sertão" ha debuttato nel "Museo di Santa Maria della Scala (Siena) dove ha ricevuto ampio successo di consensi in diversi periodici musicali. Egli ha ricevuto molta attenzione dalla stampa europea, tra cui una intervista della rivista “New Age”, mettendolo sullo stesso piano di artisti internazionali come Pierre Bensusan, Regina Carter, Bliss, Shaurasia e altri. Ha anche ricevuto un premio per la composizione al Concorso Internazionale di Chitarra di Poggibonsi Siena. Degne di nota le sue collaborazioni in numerosi concerti in duo e trio, che gli hanno permesso di calcare le migliori platee e Festival Internazionali con: Fabrizio Bosso, Gilson Silveira, Rogerio Botter Maio, Ricardo Da Silva, Ettore Bonafé, Roberto Taufic, Cacau Arco Verde, Wagner Tse, Henry Kneuer, Giovanni Palombo.
Quindi lasciamoci pervadere dalle scintille anìmiche di Marcio, magari degustando un buon Falerno D.O.C. rapiti dalle alchimie cerebrali di questa splendida “Terra di Lavoro”.
Ecco un video di Màrcio Rangel in duo con Fabrizio Bosso, che presentano una bella versione di O Grande Amor, live al al Centro Civico di Tavagnacco (UD) nel 2009