sabato 30 gennaio 2010

Intervista a Pat Metheny

La rivista on line Milanoweb ha pubblicato una bella intervista a Pat Metheny:
Allora Pat, possiamo descrivere 'Orchestrion' come il 'Tubolar Bells' del terzo millennio? E non prenderla affatto come una battuta...
Wow, nessuno fino ad ora mi aveva fatto questa analogia tra il mio disco e quel capolavoro di Mike Oldfield... Il tuo giudizio potrebbe anche essere corretto ma, sai com'è, sono ancora troppo preso dal flusso creativo di 'Orchestrion' per poter rispondere obbiettivamente a questa domanda.
Provo ad aiutarti io. In 'Tubolar Bells' Oldfield suonava da solo, uno per uno, una infinità di strumenti mentre in 'Orchestrion' ci sei tu e fondamentalmente un unico strumento (il famoso Disklaviers creato dalla Yamaha) che si occupa di suonare come un'unica orchestra...
Ecco, questa è davvero un'analogia che mi trova completamente d'accordo! Sì, un uomo ed un unico strumento intenti a fare musica autarchicamente: questo, in definitiva, è 'Orchestrion' ma anche 'Tubular Bells', 'Music Of My Mind' di Stevie Wonder e perfino 'New Chautauqua', un mio vecchio album solista del '79. Con una differenza sostanziale, però: in 'New Chautauqua', infatti, suonai tutte le chitarre da solo ma, all'epoca, mi fu impossibile riprodurlo dal vivo e portarlo in tournée. Questo fu molto frustrante per me perché quell'esperienza finì immediatamente quando quel disco uscì nei negozi. Con 'Orchestrion', invece, posso riprodurre tutto il materiale, sera dopo sera, di fronte al mio pubblico. E la cosa, credimi, mi appaga molto di più..."
Trovate qui l'intervista integrale.

1 commento:

  1. http://musicreporters.rockol.it/altamente/blog/2010/03/15/intervista-a-pat-metheny/

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